Francesco Vivona Grammar School: Reading Corners
Liceo Classico Francesco Vivona: Reading Corners
Arch. Serena Rubino, ODAP, Università Roma Tre, CNBA, Rome
Presentazione PPT in italiano
Abstract
Video in English
PPT Presentation in English
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Bio
(ITA)
Liceo Classico Francesco Vivona: Reading Corners
Arch. Serena Rubino, ODAP, Università Roma Tre, CNBA, Rome
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Serena Rubino |
Abstract
Il progetto dei reading
corner ha mosso i suoi primi passi già nella ricerca della committenza di
una nuova spazialità per la biblioteca del Liceo Classico "Francesco Vivona" di Roma.
Come in diversi casi
architettonici, l’edificio nella sua configurazione attuale è il risultato di
una serie di interventi realizzati negli anni al fine di migliorarne la qualità
funzionale, sebbene in maniera unidirezionale. La scuola ha infatti diversi
spazi e laboratori, ha saputo adeguare il proprio edificio ad un numero
crescente di studenti, e dispone di un ampio spazio polifunzionale che ospita
la biblioteca e l’aula magna. Questo tipo di “espansione della funzione” ha
prodotto una serie di innovazioni per quanto riguarda la didattica frontale e
le risorse della scuola, ma non ha avuto alcuna interazione con i nuovi modi di
fruizione della cultura e nello specifico con le nuove esigenze di lettura.
Quindi, trovando diversi punti di contatto tra le necessità e volontà
dell’utenza e lo stato di fatto dell’edificio, è stato possibile individuare
degli spazi di risulta nei corridoi, che sono stati riconvertiti in reading corner.
I punti fondamentali della progettazione sono stati: la
ricerca di una nuova spazialità all’interno di un perimetro prestabilito; la
progettazione dello spazio attraverso arredi di design che favoriscono un clima
di serenità e curiosità; uno studio dei materiali, delle forme e dei colori da
utilizzare al fine di proporre una rosa di scelte cromatiche, sulla base delle
quali la committenza ha potuto esprimere una preferenza; l’ideazione di diverse
soluzioni di trattamento delle pareti dei reading
corners al fine di renderli degli spazi riconoscibili ed identificabili; e
la possibilità di rendere questa realizzazione un processo collettivo, in cui
gli studenti possono contribuire con le proprie energie.
I principali risultati di questo processo progettuale e
creativo sono la realizzazione dei reading
corner non solo come spazio e insieme di arredi con una specifica
funzione, ma come “oggetto architettonico” che funziona singolarmente, in un
sistema, o ancora meglio può essere l’elemento guida per un’eventuale
ampliamento e sistemazione di altre parti della scuola. Questa qualità è
necessaria in termini di sostenibilità dell’intervento, poiché laddove la
realizzazione di un progetto unitario e coevo non è possibile, è necessario
puntare su micro-progetti versatili, costituiti da elementi mobili, replicabili
e integrabili in possibili realtà future. Infine, il reading corner può essere considerato un elemento tipologico,
esportabile in altre scuole, avendo cura di contestualizzarlo non solo
cromaticamente ma anche spazialmente, senza intaccare le sue qualità
intrinseche.
Parole chiave: biblioteca
scolastica; biblioteca diffusa; progettazione; materiali; arte.
Presentazione PPT in italiano
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Decorazione della parete di uno dei "reading corner" Wall painting of one of the reading corners |
The reading
corners project comes out from the costumer’s need to have a new space for the
Vivona high school library. The school building is itself the result of several
interventions in order to better its functional qualities and to improve the
floorplan. Unfortunately, these interventions were based on single focuses, as
multifunctional spaces, laboratories or schoolrooms, without an overall view of
the school situation. This functional expansion produced lots of innovations
regarding the frontal teaching and school resources, but didn’t interact with
the new ways of reading and learning. The key point from which the reading
corners originated is a connection point between costumers’ necessities and
wills and the school’s architectural asset, which lead to the reuse of some
extra aisle space.
Project goals:
- research of a new space in a defined perimeter;
- new concept of the same space through design furniture;
- punctual study of materials, forms and colours in order to propose different choices to the costumer;
- several painting solutions for the reading corners walls which involve the collectivity.
The main
results of this project and creative process is the reading corners’
realization as an “architectural object” which works well alone as well as in a
system and can be the pilot project to an eventual work on other school’s
parts.
This
quality is necessary when we speak about sustainability, because when it isn’t possible
to work on a unitary project, the only way is to work on versatile
micro-projects, made out of mobile elements, which are replicable and
integrable in future projects.
Last but not
least, the reading corner can be defined as a typological element itself, that
can be exported in other schools and places, just by putting an eye on chromatically
and space needs, and without losing its meaning.
Keywords: school library, reading corners, design, materials, art.
Video in English
PPT Presentation in English
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Uno dei reading corner One of the reading corners |
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Bio
(ITA)
Serena Rubino è nata in Puglia, ha studiato Architettura a Roma spostandosi poi verso la Germania per trascorrere un anno presso la Bauhaus di Weimar e un periodo di ricerca ad Amburgo.
Attualmente vive e lavora a Roma come architetto presso lo studio ODAP e come assistente universitaria per il Laboratorio di Progettazione Architettonica 3B presso l’Università degli Studi Roma Tre, inoltre è membro del Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura (CNBA).
Partecipa a workshops, mostre e concorsi di progettazione: nel 2019 ne ha vinti due riguardo la riqualificazione urbana e la progettazione di abitazioni.
(EN)
Serena Rubino comes from Puglia, in the south of Italy, she moved to Rome in order to study Architecture, and then to Germany: she spent a year at Bauhaus in Weimar and a research stay in Hamburg.
Serena currently lives and works in Rome as an architect at ODAP Architecture Firm and as Assistant Professor for the third year’s Architectural Design Course at Roma Tre University, furthermore she is a member of the CNBA.
Often, she joins workshops, exhibitions and design competitions: she won two of those about urban design and house planning in 2019.
Attualmente vive e lavora a Roma come architetto presso lo studio ODAP e come assistente universitaria per il Laboratorio di Progettazione Architettonica 3B presso l’Università degli Studi Roma Tre, inoltre è membro del Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura (CNBA).
Partecipa a workshops, mostre e concorsi di progettazione: nel 2019 ne ha vinti due riguardo la riqualificazione urbana e la progettazione di abitazioni.
(EN)
Serena Rubino comes from Puglia, in the south of Italy, she moved to Rome in order to study Architecture, and then to Germany: she spent a year at Bauhaus in Weimar and a research stay in Hamburg.
Serena currently lives and works in Rome as an architect at ODAP Architecture Firm and as Assistant Professor for the third year’s Architectural Design Course at Roma Tre University, furthermore she is a member of the CNBA.
Often, she joins workshops, exhibitions and design competitions: she won two of those about urban design and house planning in 2019.
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