Cerca nel blog

venerdì 27 marzo 2020

Gianluca Ficorilli

"Giovanni Randaccio" Primary School, Rome: "Alessandro Cieri" School Library

Scuola primaria statale "Giovanni Randaccio" di Roma: la Biblioteca scolastica "Alessandro Cieri"

Arch. Gianluca Ficorilli

Arch. Gianluca Ficorilli



Abstract (ITA)


Il progetto della “Biblioteca Alessandro Cieri” si sviluppa nei tre ambienti messi a disposizione all’interno della scuola primaria statale “Giovanni Randaccio” di Roma: il primo era la parte terminale di uno dei corridoi di distribuzione alle aule della scuola, mentre gli altri due erano ex aule, molto simili tra di loro. L'idea del progetto è di trattare i tre ambienti come appartenenti ad un unico omogeneo e, contemporaneamente, conservare l’individualità e l’autonomia di ognuno di essi. Questa apparente difficoltà è stata acquisita come un potenziale valore, e le diverse scelte sono state definite con la volontà di lavorare proprio su ciò che all’inizio poteva sembrare una contraddizione.

I tre ambienti sono uniti dal trattamento delle pareti laterali e dei soffitti, con i colori che danno forma e definiscono il perimetro esterno del piccolo complesso; i muri di divisione interni sono invece trattati con colori e materiali neutri, dissimulando la separazione degli ambienti. Ognuno di questi, parte dell’unità, è pensato come uno strumento flessibile, che possa consentire ai bambini di vivere la biblioteca attraverso diverse possibilità di uso.

Nel primo ambiente grandi sfere di luce sospese misurano il volume, e sotto di esse tavoli e sedie suggeriscono un uso tradizionale e composto dello spazio. Sulla parete interna un'opera di Felice Limosani utilizza i tubi al neon per disegnare un pensiero che sembra nato in un bambino.

Il secondo ambiente è immaginato come il luogo di una possibile rappresentazione teatrale, con profondi gradoni su cui muoversi o raggrupparsi, o su cui stare seduti rivolti verso lo schermo nel caso di proiezioni. Sempre in questo ambiente, in corrispondenza delle finestre, è ritagliato un piccolo luogo separato vicino alla luce naturale, per un tipo di lettura più intimo e schermato dagli altri.

Il terzo ambiente è definito dalla cupola in gesso, rimando alla volta stellata che si ribalta nel pavimento con la fotografia del cielo attraverso i rami visti dal basso, ulteriore rimando all’idea del raccontare e dell'ascoltare raccolti intorno ad un albero.

L’uso degli ambienti da parte di bambini della scuola elementare ha definito le misure del progetto e le dimensioni degli arredi: l’altezza delle librerie consente ai bambini di accedere a tutti i libri esposti, le sedie possono essere ribaltate trasformandosi in sgabelli sui quali sedersi in maniera meno convenzionale, la seduta circolare sotto la cupola è anch’essa un contenitore di libri, immaginando che i piccoli frequentatori della biblioteca possano stendersi per terra a leggere, e con la fantasia perdersi sospesi tra i rami degli alberi.

Un altro aspetto sul quale è sembrato interessante lavorare è stato quello collegato alla possibilità di trasformare ed adattare gli spazi e gli arredi, attribuendo a questi significati all’apparenza nascosti, ma visibili nella potenzialità dell’uso. Le sedute sono anche telai sui quali giocare a tetris, le librerie diventano lavagne sulle quali disegnare, le pedane della prima sala nascondono un percorso circolare che collega il portale all’ingresso con la piccola rampa vicino alle finestre, nella terza sala la possibilità di accendere o schermare le luci presenti accoglie nella cupola la veloce alternanza del giorno con la notte. Una esigenza sollecitata dall’inizio da parte della Responsabile della biblioteca Costanza Buttinelli è stata quella di poter ospitare delle mostre, e per questo si è pensato ai pannelli da posizionare sulle librerie come fondi neutri, e agli espositori, da spostare liberamente nei tre ambienti per disegnare l’allestimento.

Parole chiave: biblioteca scolastica, progettazione, colore, luce, teatro.


Videointervento in italiano

Presentazione PPT in italiano




Abstract (EN)


The project of the "Alessandro Cieri Library" belongs to the "Giovanni Randaccio" Public Primary School in Rome. The new library takes place in three avaiable spaces: the first one was the end part a distribution corridor to the classrooms, while the others two were former classrooms, very similar one to each other. The project’s idea is to treat the three spaces as a single homogeneous environment and, at the same time, to preserve the individuality and autonomy of each area. Apparently, this was a difficulty, but then it has been acquired as a positive value, and finally the different choices have been defined aiming to work on what at first looked like a contradiction.

The three rooms are standardised by the treatment of the side walls and ceilings: the colour shapes and define the external perimeter of the library, while the inner area walls are treated with neutral colours and materials, underlining the separation of the rooms. Each part of the library is designed as a flexible tool, which allows children to experience the library through different possibilities of use.

In the first room large suspended spheres of light measure the volume, meanwhile tables and chairs suggest a traditional and composed use of the space. Furthermore, a work by Felice Limosani uses neon tubes to draw a thought that seems born in a child mind.

The second environment is conceived as the place of a possible theatrical play, with deep steps useful to move or to sit down, as the case of projections. In this area a small separate place is cut out close to natural light, in correspondence of the windows, giving a more intimate and shielded type of reading.

The third room is defined by a plaster dome, referring to a sky full of stars that overturns in the floor with the photograph of the sky through the branches seen from below, further referring to the idea of ​​telling and listening gathered around a tree.

The library users are elementary school children, so their size defined the measures of the project and the dimensions of the furnishings: the height of the bookcases allows children to access all the books on display, the chairs can be overturned transforming into stools on which sit in a less conventional way, the circular seat under the dome is also a container of books, imagining that the young visitors of the library can lie down on the ground to read, and with their fantasy they lose themselves suspended among the branches of the trees.

Another interesting thing to work on was the possibility of transforming and adapting spaces and furnishings, looking to apparently hidden meanings, but visible in the children use. The seats are also basis to play Tetris, the bookcases become chalkboards, the footboards of the first room hide a circular path that connects the entrance to the small ramp near the windows, in the third room the possibility to switch on or shielding the lights welcomes the fast alternation of day and night in the dome. Last but not least, a requirement prompted from the beginning by the Librarian Costanza Buttinelli is the possibility to host exhibitions, in order to do this, we treated the of the bookcases as neutral funds, and the exhibitors, as free furniture, able to be moved in the three environments and to design the exhibition layout.

(Trad. di Serena Rubino)


Keywords: school library, design, color, light, theater.
 
*********************************************************************************

Bio

(ITA)



Gianluca Ficorilli è un architetto che vive e lavora a Roma. Si è laureato nel 1997 presso la facoltà di Architettura dell’Università “La Sapienza” di Roma, e nel 2001 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Edile presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 2002 al 2009 è stato professore a contratto presso la facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre, e dal 2010 al 2017 è stato docente e membro del comitato scientifico del Master di II livello “Housing: nuovi modi di abitare tra innovazione e trasformazione” presso la facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre. Ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione nazionali e internazionali, conseguendo premi e riconoscimenti, nell’attività professionale si occupa di progettazione di interni, ristrutturazione e recupero edilizio, nuova costruzione. Nel 2018 ha progettato la “Biblioteca di Alessandro” all’interno della scuola elementare “Giovanni Randaccio” a Roma.
  
(EN)

Gianluca Ficorilli is an architect who lives and works in Rome. He studied at the Faculty of Architecture, Sapienza University in Rome, where he graduated in 1997, and in 2001 he obtained his PhD in Building Engineering from the Faculty of Engineering Faculty at the same university. From 2002 to 2009 he was contract professor at the Faculty of Architecture at Roma Tre University, and from 2010 to 2017 he was a professor and member of the scientific committee of the II level Master's Degree "Housing: new ways of living between innovation and transformation" at the Architecture Faculty at Roma Tre University. He took part in several national and international design competitions, achieving prizes and awards, while in his architecture work he deals with interior design, renovation and building renovation, new construction. In 2018 he designed the "Alessandro Cieri Library" inside the "Giovanni Randaccio" Primary School in Rome.

Nessun commento:

Posta un commento

(EN) Would you like to share your comments, projects, knowledge, experiences, ideas, suggestions? Please, use the following space. Many thanks!
(ITA) Vuoi condividere tuoi commenti, progetti, conoscenze, esperienze, idee, suggerimenti? Per favore, usa lo spazio seguente. Molte grazie!